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Le strade son strette,risalgono piano
In un attimo il paese è nebbia è fumo
E case, e feste, sonnecchiano un poco
Tra i prati la vita,vestita d'eccesso,rivela il suo volto.
C'è un diavolo sulle colline
Ti svelerà il suo giogo
Respira pure tranquillo
È solo monossido!
C'è un diavolo sulle colline
È un confine l'asfalto
Una discesa reale dentro il suo incubo.
E giornate e notti, a cercare quel fascino
Coltivare il dubbio,di nascosto gustarlo
Acquistare un giudizio,lentamente inniettandolo
"Se il papa vendesse un anello,ci si sfamerebbe il Congo"
riposa pure tranquillo,l'ultima curva e sei sveglio!
C'è un diavolo sulle colline
Ti svelerà il suo giogo
Respira pure tranquillo
È solo monossido!
C'è un diavolo sulle colline
È un confine l'asfalto
Una discesa reale dentro il suo incubo.
Siamo in tre a trovarci davanti la guerra!
Siamo in tre senza armi a fare la lotta!
Ossessioni d'ambigue idee in rivolta
Siamo in tre già stranieri a casa nostra.
C'e' un diavolo sulle colline!!!
C'è un diavolo sulle collineeeeeeeeeeee!!!
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2. |
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Hai tolto gli occhi poi,il tappeto ha messo radici
Era una vita sai,unita coi trattini
In cura all'istituto dei miei Trecento tumori
Raccogli tutto quanto,vestiti,quadri,chiodi!
Le bianche madri in tutù -- tutte a Jesolo dal '74 !
I figli a testa ingiù -- tutti a Jesolo dal '74 !
Papà che guida il suv -- tutti a Jesolo dal ' 74 !
Gli scioperi entusiasti dei miei falsi timori.
E con quel camminare,di scarpe troppo nuove
Rifoderando teste,cucite molto male
Tenevi una bilancia,per soppesar parole
Mi son perso qualcosa? L'aria di Francia nuoce!
Le bianche madri in tutù -- tutte a Jesolo dal '74 !
I figli a testa ingiù -- tutti a Jesolo dal '74 !
Tra la sabbia i caschi blu -- tutti a Jesolo dal ' 74 !
Gli scioperi funesti dei miei malumori.
E mettevi la vita fuori ad asciugare come lenzuola l'estate
Senza trovare risposte alle domande più cupe
Poi sdraiata sui corvi,sfidavi la sorte
Finché ne hai avuto bisogno,gli abbracci poi spalle.
Le bianche madri in tutù -- tutte a Jesolo dal '74 !
I figli a testa ingiù -- tutti a Jesolo dal '74 !
Tra la sabbia i caschi blu -- tutti a Jesolo dal ' 74 !
Gli scioperi estenuanti dei miei Quaranta ladroni.
Tutti a Jesolo dal ' 74
Tutti a Jesolo dal ' 74
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3. |
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Come le periferie delle nostre città
Li vedo tutti ingabbiati i miei torti
Anche sforzandomi di guardare un po' più in là
Li vedo tutti distorti i ricordi
E ridi ridi,di interminabili gesti
Che a te non accade mai,sono mondi distanti,lontani
Piove Piove su questa città
Piove Piove terra arida
Piove Piove dentro l'anima
Piove Piove qui a Marghera!
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
Le ho viste crescere in fretta le vostre manie
Calpestare ideali,letti in corsie
Coprire troppo a volte con litanie
Mille milioni di volte queste bugie!
Piove Piove su questa città
Piove Piove terra arida
Piove Piove dentro l'anima
Piove Piove....
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
Cambia tutto,non cambia un cazzo!
Cambian tutti,non cambia un cazzo!
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
In queste nuvole,su queste fabbriche
Che,dicono arrivi la bella stagione!
Che,dicono arrivi la bella stagione!
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4. |
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Copriti gli occhi ormai rossi,
le tue sigarette,fumate a quintali
ti chiamo domani?
Ma ancora ci credi?
Ai cortili murati?
Alle finali di calcio,nei pomeriggi d'estate?
Ma chi ci ricorderà?chiusi dentro alla plastica
In buste nere,formato cellophane.
Mettiti cappelli di piume,di qui siam già passati
Cadrà tutto a terra,il pavimento a festa
E dentro la scatola,milioni di piedi
I metalli nel letto,il vetro nostro amico eterno
Ma chi ci ricorderà?chiusi dentro alla plastica
In buste nere,formato cellophane.
Ma chi ci ricorderà?
Chiusi come i bambini negli asili nido delle città
Ai quarti piani senza giardini!
Ma chi ci ricorderà?chiusi dentro alla plastica
In buste nere,formato cellophane.
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5. |
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È arrivata la fine o forse è solo l'inizio
È arrivata di notte con il sonno in ritardo
Stavo in ginocchio pregando l'eletto
Mi auguravo una coda d'estate fin da Salerno
E' arrivata la fine credo sia per contratto
Devo rendere indietro una vita senza rispetto
È ora di capire che il mattone e' pesante!!!
E' arrivata la crisi l'aspettavo da tempo
Tra le strade bagnate ha trovato il suo corso
Poi strisciando nel buio si e' fiondata nel letto
Sul collo,il brivido dell'impatto
Io tranquillo imprecavo a Dino Erre Maurizio
Di essersi allineato dopo il botto subito
Ma sono ormai troppo vecchio per lanciare il petardo
Le vetrine le guardo con fare distratto
Senza chiedere niente al commesso annacquato
La cravatta la metto solo al supermercato!
1,2,3 sulla neve coi caccia -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 un barbecue giù in Sardegna -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 le auto blu chi le ferma? -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 ma dove sta poi l'Irpinia? -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
Dentro certi palazzi non entrare,ci son porte che e' meglio non aprire
Nel paradiso degli anoressici,tutte le forme corrette ed esili
Tra certi ingranaggi non ti incastrare,ci son colonne di false speranze ad ammuffire
A certi incontri non presenziare,cosa direbbe tua madre a vederti trattare
La libertà per una carriera epocale,servir caffè al mafioso d'eccezione.
1,2,3 sulla neve coi caccia -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 un barbecue giù in Sardegna -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 le auto blu chi le ferma? -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
1,2,3 ma dove sta poi l'Irpinia? -- Tutti Appesi! Tutti Appesi!
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6. |
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Ventinove,le scelte che non ho,sono lame nella schiena
Ventinove,le morti a cui ambisco,metà almeno son la sera
Orchestre di idee guidano,le mie ossa lente dentro armadi retrò
Io sui tuoi viali in coda
Ventinove,le voci che io sento,son di bocche senza pena
Sono treni in cui certo non salirò,gia' stracolmi di diossina
Lacrime che colmano i talk show,sprofondando in poltrona
Menti stanche,calo del dollaro,ventinove crisi in saldo in vetrina
Avremo mani abbastanza grandi?
Avremo orecchie,ossa,nervi?
Tutti qui in fila a contarci i torti!
Tutti qui in fila a contarci i denti!
Avremo spalle,muscoli e guanti?
Tutti vestiti eleganti e belli?
Tutti composti,sorrisi coltelli
Un padre nostro a salvarci i morti!
Ventinove,son gli anni che non ho
Li ho sepolti in una stanza
Son di un tempo,nascosto subito
Troppe lancette ferme,agosto soffoca !
Avremo mani abbastanza grandi?
Avremo orecchie,ossa,nervi?
Tutti qui in fila a contarci i torti!
Tutti qui in fila a contarci i denti!
Avremo spalle,muscoli e guanti?
Tutti vestiti eleganti e belli?
Tutti composti,sorrisi coltelli
Un padre nostro a salvarci i morti
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7. |
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C'è una pancia ma dentro ha un infarto
E' una matrioska dal fumo bianco
Un dare un senso alla casta della calunnia
Ho conferito,ma stando in silenzio
Mi sono spostato,ero lento
Le fiamme del concilio,l'arte della riforma
Hai provato a tagliarmi la coda
Aprendoti strade,sale in gola
Riempire banche di falsi,affreschi e cera
Hai incollato l'immagine buona
Ingoiando forchette dopo cena
Da questo lutto cosa ricavi ancora?
Che bellezza Avignone d'estate
Ci sono dinosauri con le unghie smaltate
Rimango fermo,che c'è da guardare?
A pensare il bene si fa solo il male
Che bei passi,ti tocca contare
Ci sono le spine,evviva il dolore!
Qui con la polvere si fa del terrore
L'otto per mille,una suite celestiale!
Hai provato a tagliarmi la coda
Aprendoti strade,sale in gola
Riempire banche di falsi,affreschi e cera
Hai incollato l'immagine buona
Ingoiando forchette dopo cena
Da questo lutto cosa ricavi ancora?
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8. |
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Mi sa che qui si paga il fascino dell'abbandono
Con tutte le scuse,ho esaurito i carnet
E dici non ci sono oggetti fuori posto,lavandini con
Stoviglie sporche dentro,ne bicchieri,vetri rotti tutt'intorno
Non esiston gatti neri con il guinzaglio!
Ho addentato il cielo,manco a dirlo tutto quel nero
Aveva il sapore dell'aldilà
Oh,ma povero freddo letto,e bentornato inverno
Avrei voluto dirti,che cosa stai per farmi?
Benvenuta qui,al mio hotel coraggio
Dove a sfasciare stanze sai son cosi bravo!
Benvenuta dai,non hai più tempo
per ricordare tutto ciò che hai voluto storto?
Benvenuta qui al mio hotel coraggio
I muri bianchi han ombre lunghe
Benvenuta dai hai solo il tempo
Per saldare il conto e poi lasciare il posto
Benvenuta qui al mio hotel coraggio
Lo senti il rumore sordo e freddo del silenzio?
Benvenuta sai al mio hotel coraggio,al mio hotel coraggio!!!!
Mentre corri felice sulle mine antiuomo chiediti come hai fatto
A nascondere il veleno in un sorriso
E' solo thè mio caro,ma mastica piano il passato
Per non trovarti schiava un giorno di tutto il male che hai fatto.
Mentre corri felice sulle mine antiuomo dimmi un po' come faccio a levare il tuo odore dal divano?
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9. |
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Forse conosco le mie di colpe
Ma di quel vino ho bevuto troppo
Deve uscirsene fuori in qualche modo.
Salendo le scale il silenzio ci ha colto
le imposte,le più scolorite dal vento
ci osservavano un poco con astio.
Il mio dolore ha basi forti,ha gli occhi storti,
i denti aguzzi,il busto eretto,lunghi capelli.
Tutti i pugnali affilati e lucidi.
Nelle stazioni a scambiare accordi
Con viaggiatori esperti e schivi,solo per
Mentire a noi stessi,che poi da li non ce ne siamo mai andati!
Sulla collina di Lambrate,
noi ci si andava a guardare gli aerei
capire le rotte migliori,
per evitar gli incidenti stradali,
tirar l'alba in direzione contraria
per paura che fosse finita,
col giorno,la nostra di vita.
Perche' il sole da,fastidio ai morti!
il sole da fastidio agli occhi!
il sole da fastidio ai morti!
il sole da, FASTIDIO.
Il mio dolore ha basi forti,ha gli occhi storti,
i denti aguzzi,il busto eretto,lunghi capelli.
Tutti i pugnali affilati e lucidi.
Nelle stazioni a scambiare accordi
Con viaggiatori esperti e schivi,solo per
Mentire a noi stessi,che poi da li non ce ne siamo mai andati!
Si invecchia,si ingrassa,si consumano i libri di filosofia
Ci si dimentica del cane,della sua pena
Dispari mi son sembrate le tue dita,mentre indicavi di treni il passaggio.
Andavamo a dormire cullati dal rumore dei condizionatori
Avevi comprato la felicità di qualcuno su internet
Alle volte nei letti noi stretti piangenti,impigliati nei colori
A domandarci cos'altro c'era ancora da vincere?
E tu portami a nuotar nel mar più freddo d'Europa,
e tu portami a nuotar nel mar più freddo d'Europa
e allora portami a nuotar nel mar più freddo d'Europa
Ti prego portami a nuotar nel mar più freddo d'Europa,più freddo d'Europa.
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10. |
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A vederli questi incontri
sembrano tutti uguali
fotocopie a colori della stessa medesima azione
due pugili; uno rosso, uno blue
le stesse mosse
le stesse scarpe
le stesse facce tese
solo le bandiere cambiano
in più sono gli stati di cui manco
conosco la posizione geografica
addirittura di quali ignoravo l'esistenza
noia.. tremenda, soffocante noia
pugni.. solo pugni su pugni
a formar pugni
che diventan nient'altro che altri pugni
gancio, montante, dritto
dritto, montante, gancio
a tratti il sudore sui volti si fa così
insistente e così cupo che pare
le faccie si tumulino di lacrime
lacrime di pesi leggeri
lacrime di pesi medi
lacrime di pesi massimi
ma infondo, infondo credo
debba essere l'irruenza dell'incontro a formarle
solo quella; ghiandole sudorali
in fibrillazioni di sali minerali e saliva
Ed io qui sulle gradinate
sono solo altri due occhi
che si perdono nella ressa
di gambe e braccia
di culi seduti su seggiolini
in plastica dura
birre, hot-dog,
voci e colori
nazional popolari..
etnie miste
Arabi, Cinesi, Americani, Russi
con le loro puttane a ore
il loro oro appeso
Neanche lo speaker svogliato
e la campanella stanca
risveglia i miei assopiti sensi
fuori la pioggia è imprigionata dalle nuvole gonfie
pare non riuscire a farsi strada in mezzo
alla cappa grigia decadente di Assago
Il telefono incoscente pulsa di un lampo blue
che sembra il respiro finale di una chiamata
che tanto non arriverà
Al mio fianco, intriso nell'aria condizionata
un signore anziano in canotta leopardata
piscio giallastro ramato
e ascelle in decadenza
urla improperi in una lingua viva..
viva per chissà chi,
viva per chissà dove e con quali
con quali ragioni
poi sbatto le ciglia
e resta solo l'eco di voce lontano
e allora, solo allora richiamato
sorrido leggero sotto la paglia
fingendomi di interessarmi alle problematiche
audio intervallata a cronaca di altri colpi
in alta frequenza satelittare
Pioggia! Pioggia! Pioggia!
Girandomi guardo fisso i finestroni
neri di smog del forum
ma questi non mi rendono giustizia
e non mi concedono le tanto gognate goccie
nessuna fitta sassaiola in h2o
non scende acqua
e non ti laverebbe via comunque
esco desideroso d'aria e di silenzio
lontano dalla festa
tira un vento strano
che sa di gasolio, tangenziali
catering di bassa qualità,
umidità e stanze vuote, le solite stanze vuote!
Mi accendo una sigaretta
ma neanche il fumo ti disperde, ti confonde
e appari in controluce
tra i fili elettrici
penduli e carichi di uccelli ingrassati
e grano sintetico del Duomo
e anidride carbonica
l'attimo infinito finisce
mentre mi sfrecciano sud americani
gonfi di grasso e
capelli nerissimi, unti
festanti nella vittoria di qualcuno
che tanto non incontreranno mai
senza condividerlo se no nei colori cuciti di stoffe
appese a balconi di periferia milanese
sbuffo, gettando cadavere incenerito e mutilato a terra
in un gesto maleducato ritorno dentro
penetrando il corridoio
gremito mi appaiono le luci neon della sala da dove
domino il ring e mi accorgo che me le sono preso anche io le botte
dolorante e zoppo mi accorgo che sono nero pesto di botte
forse più di questi giovani dai bicipidi gonfiati a palestra e nandrolone
mi sale un groppo e lo stomaco si chiude
e non riesco a trattenere le lacrime
così le lascio scendere giù
le lascio cadere come se fossero tutto
quello di cui ho bisogno
come se fossero due fiumi di cui
ho sentito il necessario stralipamento
un tigri e un eufrate nella mia
arida mesopotamia epidermica
ora che mi sveglio dal sogno, in piedi sulle gradinate,
con il timpano scassato
dall'ennesimo tifoso vociante al mio fianco
e dal suono della campanella finale
Din! Din! Din!
Stropiccio gli occhi procurandomi danni
permanenti al cristallino
guardo in giro, gente urlante, bandierine
tutto normale,
"tipico" mi dico
"tutto tipico"
mi dico
a mezza voce sorridendo amaro
poi mi volto verso il ring
senza crederci
a bocca aperta
sgrano gli occhi le rendo due biglie impazzite
che paiono saltar fuori
dai loro ossei orifizi
li rendo Totò Schillaci a italia 90
li rendo Jimmy Hendrix a Woodstock
li rendo il parco Sempione
ma è tutto chiaro
è tutto vero invece
sullo stesso paloscenico rigido
sullo stesso palcoscenico
riverso ci sono io
proprio io
inerme lungo
disteso al tappeto
Din! Din! Din! Din!
No knock-out!
poi solo il suono dell'ambulanza
il mio cuore di vetro a pezzi
fermo, sordo, morto....
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released January 17, 2010